Tiziano Virgili

REVIEWER

Physicist, professor at Salerno’s University. Opera fan for more than fifty years, with special interest for Russian, Czech, and in general less performed operas. Strongly believes that Great Art doesn’t need updates, and that operas work perfectly just as they were originally conceived.

Simon Boccanegra

Simon Boccanegra

Simon Boccanegra. La regia è stata affidata all’inglese Richard Jones, coadiuvato da Antony Mc Donald (scene e costumi), Adam Silverman (luci), Sarah Kate Fahie (coreografia) e Renzo Musumeci Greco (Maestro d’armi). Il risultato finale ha destato non poche perplessità, a partire da un’ambientazione contemporanea ormai più che scontata, ma che mal si concilia con i complessi intrighi del dramma verdiano.

Opera. Entertainment for tourists?

Uno svago per turisti ?

Uno svago per turisti? In questa prospettiva purtroppo il genere rischia sempre di più di divenire semplice “svago per turisti”, categoria che già oggi costituisce parte consistente del pubblico, in particolare quello delle arene. Una prospettiva triste, se si pensa che nel 2023 proprio l’arte della lirica è stata proclamata dall’UNESCO come “patrimonio immateriale dell’umanità”.

An interesting new opera from Korea

An interesting new opera from Korea…

An interesting new opera from Korea. The Noble Art Opera Company (director Shin Seon-seop) has produced and staged a new opera inspired by the novel, which expresses the coldness of reality and human weakness, the subject of the original story, with clear and concise lines and classically inspired music.

Opera. Entertainment for tourists?

Opera. Entertainment for tourists?

Opera. Entertainment for tourists? From this point of view, unfortunately, the genre is increasingly in danger of being reduced to “entertainment for tourists”, a category that already represents a significant part of the audience, especially in arenas. This is a sad prospect, considering that in 2023 the art of opera will be proclaimed an “Intangible Heritage of Humanity” by UNESCO.

Are we addicted now ?

Siamo ormai assuefatti ?

Siamo ormai assuefatti ? Alle bizzarrie della “Regietheater” va aggiunto poi il fanatismo del “politicamente corretto”, vera e propria nuova religione del XXI secolo, in nome della quale viene modificato o eliminato ogni possibile riferimento a quanto non sia conforme alla nuova dottrina. Assistiamo così sempre più spesso ad “Aide” dalla pelle chiara, Turandot che evitano ogni possibile riferimento alla Cina, modifiche a termini del libretto considerati razzisti e via dicendo.

Are we addicted now ?

Are we addicted now ?

Are we addicted now ? We must also consider the impact of “regietheater” and the fanaticism of “political correctness.” These are two forces that are transforming the world of opera. In the name of “political correctness,” every possible reference to anything that does not conform to the new doctrine is modified or eliminated. We are seeing more and more often “Aida” with light skin, Turandot who avoids any possible reference to China, changes to terms in the libretto considered racist, and so on.

Teatro dell’Opera di Roma

Otello – Teatro dell’Opera di Roma

Otello – Teatro dell’Opera di Roma. Molto apprezzabili anche gli appropriati costumi e la maestosa scenografia, arricchita in alcuni momenti da efficaci proiezioni (come nella scena dell’uragano), anche se non sempre perfettamente funzionale (come ad esempio nel quarto atto).

Jenůfa - Teatro dell’Opera di Roma

Jenůfa – Teatro dell’Opera di Roma

Jenůfa. Juraj Valčuha dimostra di saper padroneggiare perfettamente la complessa partitura, sia nella cura per la chiarezza dei dettagli che nella gestione dei grandi momenti di insieme, come nel caso dell’imponente finale di proporzioni bruckneriane. Con una scelta di tempi sempre ben equilibrata il direttore rende al meglio lo spirito di Janáček nelle sue diverse sfumature drammatiche, nostalgiche, etc., in questo sempre ottimamente seguito dall’impeccabile orchestra romana.

Salome

SALOME – Teatro dell’Opera di Roma

SALOME. In un’opera di Strauss è decisamente l’orchestra che ha il compito di definire i personaggi e le loro emozioni. Il direttore Marc Albrecht opta per la scelta di contenere per quanto possibile il volume sonoro, prediligendo dunque la chiarezza analitica e il dettaglio.